Attività di ricerca
L’obiettivo della REV di mantenere e implementare livelli di eccellenza di ricerca e innovazione si realizza favorendo e stimolando la partecipazione a programmi di ricerca e sperimentazioni cliniche finalizzati allo sviluppo di procedure diagnostiche e terapeutiche innovative. Le attività di ricerca della REV si esplicano a vari livelli:
Il cittadino veneto potrà quindi ricevere, a seconda della patologia di cui è portatore, il meglio dei trattamenti disponibili. Questa opportunità si inserisce nel contesto di una organizzazione di insieme che tiene conto:
- Ricerca di base: è soprattutto a carico dei due poli universitari della regione (Padova e Verona) le cui strutture ematologiche hanno costituito nel tempo solidi rapporti istituzionali con laboratori di ricerca di base per la comprensione dei meccanismi fisiopatologici coinvolti nelle malattie del sangue e degli organi emopoietici. Sia a Verona che a Padova sono di fatto già molto attivi, anche in collaborazione con importanti istituzioni sia nazionali che internazionali, gruppi che conducono ricerche su filoni molto attuali e sofisticati quali, per esempio, quelli sulla differenziazione dei linfociti B e di conseguenza, in ottica traslazionale, sulle malattie linfoproliferative di tipo B.
- Ricerca traslazionale: anche questo tipo di ricerca, volta a trasferire nella pratica clinica i risultati della ricerca di base validando nuove possibilità diagnostiche e livelli di efficacia di nuove molecole, trova nei due poli universitari della regione (Padova e Verona) la sede più adatta per il suo espletamento.
- Ricerca clinica: in questo caso compito della REV è diffondere al massimo le sperimentazioni cliniche nei vari poli della rete, privilegiando le strutture che per vocazione storica hanno interesse per determinate patologie, cercando di concentrare al massimo il reclutamento di pazienti nei protocolli clinici sperimentali. La partecipazione a questi ultimi è garanzia di innovatività e aderenza alle procedure di Good Clinical Practice; la possibilità di partecipare ai trials clinici dà inoltre la possibilità di testare l’efficacia di nuovi farmaci, molti dei quali faranno poi parte della comune pratica clinica.
- l’aggiornamento continuo sulle nuove sperimentazioni attive a livello multicentrico sia nazionale (GIMEMA - Gruppo Italiano per le Malattie Ematologiche dell’Adulto; FIL - Federazione Italiana Linfomi; etc.), che internazionale.
- L’attenta caratterizzazione dei pazienti idonei all’inserimento in Trials Clinici multicentrici
- L’allocazione dei diversi protocolli clinici in sedi differenti a seconda della vocazione e della disponibilità.
Il cittadino veneto potrà quindi ricevere, a seconda della patologia di cui è portatore, il meglio dei trattamenti disponibili. Questa opportunità si inserisce nel contesto di una organizzazione di insieme che tiene conto:
- dell’esistenza dei centri di eccellenza regionali per specifiche patologie ematologiche;
- delle competenze specifiche su determinate patologie di ciascun centro, da condividere con i vari centri regionali
- dei volumi minimi di attività a garanzia della sicurezza dei pazienti;
- della messa a punto di acquisizioni epidemiologiche per una stima precisa delle patologie ematologiche osservate e attese e, conseguentemente, per la disponibilità di una banca dati utilissima per studi sia di tipo sperimentale che clinico. Tra questi, in particolare, quelli di “real life”, cioè di verifica nella pratica clinica dei risultati di quanto osservato negli studi registrativi.